Si fa la Strada di Gronda

Una grande, grandissima vittoria per tutta la città. Da oggi è ufficiale il finanziamento di tutta la Strada di Gronda con 53 milioni di euro. Una strada che collega la tangenziale Sud (uscita dell’Alpo) fino alla T4-T9 (uscita San Massimo) passando dal Quadrante Europa e dalla Marangona. Una strada chiesta da decenni che permette di togliere il traffico di attraversamento, soprattutto quello pesante, dai quartieri di Verona Sud-Ovest.

Sono i 53 milioni dell’Autostrada A4 che da decenni sono accantonati per realizzare il traforo delle Torricelle, un’opera con costi ben oltre quella cifra e con problemi ambientali e progettuali che l’hanno resa irrealizzabile per tutti questi anni.

La scelta, dunque, è di spostare questa cifra su un’opera realizzabile e tra le priorità che le varie amministrazioni comunali hanno sempre posto nei piani urbanistici e della viabilità; una scelta in linea con altre già prese (vedi il Filobus) che ci permette finalmente di uscire dall’immobilismo in cui Verona si trovava da troppi anni.

Cos’è di preciso la Strada di Gronda? Si tratta di un collegamento a due corsie per senso di marcia, in gran parte realizzato in trincea, che collegherà la Bretella T4-T9 (cioè lo svincolo di via Carnia a San Massimo nei pressi del casello di Verona Nord) con la Tangenziale Sud all’uscita dell’Alpo. Saranno previsti svincoli di ingresso ed uscita al Quadrante Europa, in via Sommacampagna, via Mantovana e alla Marangona.

L’importanza di quest’opera è data anche dal fatto che si inserisce in un piano di sviluppo della mobilità generale: a sud, infatti, la Strada di Gronda si collegherà con la nuova Variante alla SS12 (altra opera fondamentale per Verona Sud, attualmente in fase di approvazione del progetto definitivo) e con il casello di Verona Sud che sarà ribaltato; a nord con le infrastrutture dell’alta velocità e il nuovo scalo merci al Cason. Un’infrastruttura necessaria per lo sviluppo dell’area della Marangona e del Quadrante Europa, due gioielli della nostra città che ora potranno crescere in maniera ancor più decisa e innovativa.

I tempi: i prossimi due anni saranno per la progettazione e l’approvazione dell’opera; a seguire i lavori la cui conclusione si prevede possa essere tra il 2027 e il 2028.

Il finanziamento della Strada di Gronda rappresentata perciò una grandissima vittoria per tutta la città di Verona. Finalmente Verona torna a crescere.

Collegamento Stazione-Aeroporto: la Regione ascolti il territorio

https://daily.veronanetwork.it/news/il-pd-bacchetta-la-regione-stazione-aeroporto-ascolti-il-territorio/

Serve un collegamento ferroviario di tipo metropolitano che colleghi velocemente e con cadenza regolare la stazione “Porta Nuova” di Verona con l’Aeroporto “Valerio Catullo” per poi proseguire verso Villafranca e Mantova.

Questa è la richiesta che da decenni i comuni del veronese – Verona, Villafranca e Sommacampagna in primis – ma anche le province di Verona, Mantova e Vicenza, chiedono alla Regione Veneto. L’obiettivo: creare quell’infrastruttura che possa sviluppare tutto il territorio sotto l’aspetto turistico, economico, ambientale e di sistema di mobilità sostenibile.

In tal senso esiste già dal 2003 un progetto preliminare fatto da RFI, Reti ferroviarie italiane, che prevede proprio questo collegamento sfruttando la linea storica Verona-Mantova con nuove stazioni a servizio del territorio.

L’ultima richiesta in ordine di tempo è stata la delibera che i Consigli Comunali di Verona, Villafranca e Sommacampagna hanno approvato in maniera congiunta nel 2021; delibera poi supportata dalle Province di Verona, Mantova e Vicenza con rispettive deliberazioni consiliari.

È quindi con stupore e delusione che apprendiamo che la Regione Veneto, che dal 2022 ha creato un tavolo di lavoro con RFI sul tema, stia da mesi portando avanti ipotesi di progetto lontane anni luce da queste richieste. Ipotesi di progetto che mirano solo a collegare l’Aeroporto con il Lago di Garda, arrivando a prevedere per il collegamento con la Stazione di Verona solo sistemi Lean o di potenziamento degli attuali autobus navetta e stralciando completamente il collegamento con Villafranca e Mantova. 

Alla faccia dell’ascolto del territorio e delle promesse elettorali fatte alle ultime politiche ed elezioni amministrative. Chiediamo con forza alla Regione Veneto di rispettare e ascoltare la voce del territorio. Si ritorni al progetto del 2003, se serve lo si aggiorni e finalmente lo si porti a compimento. Verona e tutto il veronese non possono aspettare altri trent’anni per avere un’infrastruttura che in ogni parte d’Europa sarebbe già stata realizzata da decenni.

Tagli del Governo al PNRR: per Verona un danno da 4,2 milioni di Euro

Il taglio da oltre 13 miliardi al PNRR voluto dal governo Meloni produrrà un danno da 4,2 milioni di euro per il Comune di Verona.

Verranno definanziate opere molto attese, ma soprattutto in avanzato stato progettuale dei lavori se non addirittura, in alcuni casi, già concluse.

Nello specifico i progetti che non hanno più la copertura economica sono: l’adeguamento normativo e il rifacimento dei serramenti delle scuole Fedeli per 1.560.000€; il parco della cultura urbana all’interno delle mura magistrali per 772.000€; l’efficientamento energetico della Galleria d’arte moderna, Castelvecchio e Museo archeologico al Teatro Romano per 250.000€; l’efficientamento energetico della Galleria d’arte moderna, Castelvecchio, Granguardia, Museo Lapidario e Museo archeologico al Teatro Romano per 217.717,27€; l’efficientamento energetico per impianti sportivi 250.000€; l’efficientamento energetico dello stadio Bentegodi 67.000€; l’efficientamento energetico dello stadio di via Sogare per 183.000€; altri interventi di efficientamento energetico per 500.000€; consolidamento pareti rocciose di alto San Nazaro e Salita fontana del ferro per 100.000€; manutenzione di ponti e sovrappassi per 300.000€.

Tutti interventi che potrebbero contribuire a rendere più sostenibile e moderna la nostra città e che ora rischiano di saltare. Con l’aggravante che alcuni di questi lavori sono già stati conclusi o affidati alle ditte esecutrici.

Ecco svelata dunque la revisione al PNRR che Meloni prometteva in campagna elettorale: tagli agli enti locali. Proprio quelli che meglio di altri stanno spendendo i fondi europei.

Dove sono i parlamentari veronesi? Sempre pronti a denunciare erbacce o panchine rotte, ma dormienti mentre il loro governo scippa di oltre 4 milioni la città. Dal Partito Democratico la richiesta forte di ripristinare immediatamente questi fondi; richiesta che presto porteremo anche in Consiglio Comunale.

Tre bellissime notizie

IL COMUNE DI VERONA HA VINTO IL BANDO EUROPEO URBACT IV: l’amministrazione Tommasi ha partecipato e vinto un bando europeo dal nome “Urbact IV” che andrà a finanziare progetti di riqualificazione urbana sostenibile rivolti alla fascia 10-18 anni in Quarta e Quinta Circoscrizione, le due con il maggior numero di giovani. Verona è la capofila di un programma che coinvolge altre città europee (Milano, Albacete, Corfù, Vila Do Conde, Daugavpils, Pula, Dobrich e Lezha) e riceverà ben 250.000€, un quarto di tutto il finanziamento.

AL VIA IL PROGETTO SPAZI LIBeRI: grazie alla vittoria di un bando ministeriale, il Comune di Verona otterrà quasi 150.000€ per realizzare il progetto “SPAZI LIBeRI” che prevede, per le biblioteche di Santa Lucia, Borgo Roma e Borgo Trieste, di diventare biblioteche di comunità. Nello specifico, grazie alla collaborazione con molte realtà giovanili veronesi, l’orario di apertura passerà da 20 a 40 ore, si realizzeranno momenti di sostegno allo studio, gruppi di lettura e molte altre attività rivolte ai giovani dai 14 ai 35 anni.

MESSA IN SICUREZZA ATTRAVERSAMENTI DAVANTI ALLE SCUOLE: con i fondi del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, nell’ambito del Piano Nazionale Sicurezza Stradale 2030, il Comune di Verona otterrà il contributo di 283.000€ per sistemare in maniera strutturale 8 attraversamenti pedonali davanti alle scuole, uno per ogni Circoscrizione. Queste le otto aree individuate: Via Lega Veronese in 1^ CircoscrizioneVia Nievo in 2^, Via Bassone in 3^, Via Mantovana (davanti le scuole Salgari a Madonna di Dossobuono) in 4^, Via Scuderlando in 5^, Via Cipolla in 6^, Via Monti in 7^ e Via della Chiesa a Novaglie in 8^. I lavori partiranno nell’estate 2024 e termineranno a febbraio 2025.

Un anno in Consiglio Comunale

Esattamente un anno fa si svolgeva il primo consiglio comunale dell’amministrazione Tommasi. L’inizio di un percorso impegnativo ed entusiasmante che per me è arrivato dopo le esperienze da consigliere di circoscrizione e segretario di circolo.

Oggi come un anno fa è chiarissima la consapevolezza della responsabilità che ho e che abbiamo verso la città e verso tutti gli elettori che mi e ci hanno dato fiducia.

Non tutto è andato come volevamo, ci sono stati sicuramente errori e passi falsi e sappiamo che dobbiamo migliorare molto nella comunicazione con i cittadini e con le realtà che vivono il territorio.

Ma sono stati dodici mesi in cui si sono prese decisioni coraggiose e in cui si è ricominciato a progettare il futuro della città.

  • Dopo 15 anni di chiacchiere e fallimenti abbiamo fatto partire veramente i cantieri del Filobus, opera che, seppur con dei limiti, contribuirà a migliorare la mobilità cittadina.
  • Abbiamo dato una svolta sui diritti delle persone, aderendo alla carta Re.a.dy e cancellando le mozioni omofobe del 1995.
  • Grazie alla nuova organizzazione della mobilità e all’utilizzo del parcheggio della Genovesa, i grandi eventi fieristici non sono più un incubo per i quartieri di Verona Sud.
  • Si è risolto l’annoso problema dell’ingresso al cortile di Giulietta con la nuova entrata dal Teatro Nuovo.
  • Sono riaperti alcuni sportelli anagrafici, un servizio importante che negli ultimi anni era stato tolto ai quartieri e accentrato in via Adigetto.
  • Sono stati presi importanti provvedimenti economici a favore delle persone più fragili, su tutti l’aumento della soglia minima di esenzione dal pagamento dell’addizionale Irpef da diecimila euro a dodicimila euro.
  • L’applicazione del contratto collettivo nazionale di Federculture a tutti i lavoratori dei musei civici.
  • Lo stanziamento di 24,5 milioni di euro in opere pubbliche: dal recupero e la riqualificazione dell’Arsenale, all’adeguamento sismico di Ponte Nuovo; alla sistemazione della Caserma Santa Marta fino al percorso ciclabile Grezzana-Santa Croce e l’area verde e parcheggio in via Carlo Alberto Dalla Chiesa a Santa Lucia.
  • L’approvazione del Regolamento per gli artisti di strada che tra qualche mese entrerà finalmente in vigore.

Tra i documenti che ho presentato come primo firmatario e l’attività da consigliere ci tengo a segnalare:

  • l’emendamento al bilancio scritto con i colleghi del PD e della Lista Tommasi per realizzare un’area verde e parcheggio in Salita Santa Lucia.
  • L’ordine del giorno per interventi economici urgenti di sostegno al sistema dei servizi residenziali e semiresidenziali per anziani non autosufficienti e per le persone con disabilità (RSA).
  • L’ordine del giorno sul sostegno al trasporto pubblico locale per chiedere maggiori fondi e l’apertura di un tavolo tra i vari enti coinvolti nella gestione del servizio.
  • La realizzazione dell’intervento di urbanistica tattica in via Valeggio, fatto con il consigliere della Lista Tommasi Daniele Madella, per ridare vita e decoro ad una zona dimenticata da troppo tempo.
  • L’ordine del giorno collegato al bilancio per realizzare una nuova biblioteca alle Golosine.
  • Un altro ordine del giorno collegato al bilancio per sistemare la palestra delle scuole medie Quartiere Santa Lucia.

Ho citato gli interventi che ritengo più significativi, ma l’elenco potrebbe essere ancora più lungo. E ciò è stato possibile grazie ad un gruppo di maggioranza sempre unito e compatto. Una squadra di persone preparate e con voglia di mettere in pratica quello che in tanti anni all’opposizione non abbiamo potuto fare. Una squadra che ha perso recentemente uno dei suoi pezzi pregiati, il consigliere Claudio Bassi, a cui non può non andare un pensiero.

Ora ci aspettano anni ancora più impegnativi. I cantieri della TAV, già arrivati a San Michele, presto metteranno a dura prova anche tutta la zona a Sud-Ovest della città; i giochi Olimpici del 2026 si avvicinano sempre di più e con essi tutti gli adempimenti che dovremo attuare; verrà scritto il nuovo PAT (Piano di assetto del territorio) con il quale si potrà riprogettare uno sviluppo armonico e sostenibile della città in maniera partecipata; importanti progetti come il Central Park, l’ex fonderia Biasi, lo sviluppo della Marangona, il recupero dell’Arsenale entreranno nella fase più importante e alcuni inizieranno a realizzarsi.

Saranno anni non facili e con tanti disagi, ma che potranno portare Verona ad essere una città più moderna, sviluppata ed europea.

Il tutto garantendo una città pulita, ordinata e a misura di bambino.

Investire nel trasporto pubblico: approvato il mio ordine del giorno

Approvato dal Consiglio Comunale di Verona un ordine del giorno targato PD di cui sono primo firmatario per chiedere alla Regione Veneto di stanziare fondi propri a sostegno del trasporto pubblico locale, dal momento che da sempre non contribuisce economicamente per i mezzi pubblici se non lo scorso anno con una cifra molto marginale rispetto alle reali necessità del comparto e se confrontata con con gli stanziamenti di Regioni contermini.

Chiesto inoltre al Governo un aumento del fondo nazionale trasporti e alla Giunta comunale di aprire un tavolo con ATV, Provincia di Verona e Comuni veronesi al fine di coordinare una strategia volta all’efficientamento e al potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale, anche in vista dell’unica gara per il TPL di Filovia, servizio urbano ed extraurbano dell’autobus.

Un ordine del giorno che si inserisce all’indomani dell’approvazione del finanziamento del Filobus da parte del Comune e che vuole quindi favorire e incalzare tutti i soggetti coinvolti nel funzionamento del sistema di trasporto pubblico affinché sia reso più efficiente, veloce, sicuro ed economico; in altre parole che sia veramente un servizio alternativo al mezzo privato.

Le difficoltà non mancano e sono note da tempo: dopo la pandemia il calo dell’utenza fatica ad essere recuperato; c’è una cronica mancanza di autisti a cui le nuove politiche di ATV stanno cercando di porre rimedio; il parco mezzi necessita di essere rinnovato per rispettare gli standard europei.

Per questo serve un forte cambio di passo. E l’obiettivo di questo ordine del giorno è proprio creare le condizioni per attuarlo. Solo così, infatti, sarà possibile pianificare una nuova mobilità sostenibile in centro e nei quartieri; una mobilità che porti Verona ad essere in linea con le più avanzate città europee.

24,5 milioni di euro per opere pubbliche a Verona

Un vero tesoretto da oltre 24 milioni di euro è pronto per essere investito per la città. Con la proposta di delibera che presto arriverà in consiglio comunale, l’Amministrazione Tommasi darà finalmente una svolta a molti settori fermi da anni e si vedranno realizzate delle opere pubbliche attese da lungo tempo.

Sono i fondi dell’avanzo di amministrazione 2022, che verranno impegnati per interventi previsti nel piano triennale delle opere pubbliche (12 milioni), per nuove opere non inserite nel Piano (10 milioni), spese in conto capitale (700.000 Euro) e spesa corrente (1,6 milioni).

Forte l’impegno per la sistemazione di strade, marciapiedi e parchi giochi, così come per interventi di manutenzione e sistemazione degli edifici scolastici in tutte le circoscrizioni. Importanti interventi sono previsti per il recupero e la riqualificazione dell’Arsenale, per l’adeguamento sismico di Ponte Nuovo, per la sistemazione della Caserma Santa Marta. Non ultime, infine, opere pubbliche di cui si parla da tanti anni come il percorso ciclabile Grezzana-Santa Croce e l’area verde e parcheggio in via Carlo Alberto Dalla Chiesa a Santa Lucia.

Sono solo alcuni degli interventi previsti e finanziati, ma tutti i settori verranno potenziati, dalla cultura alla sicurezza, dalle aziende partecipate all’edilizia sportiva.

La città sta tornando a muoversi e a crescere dopo anni di immobilismo.

Finalmente tutelati i lavoratori dei musei civici

Destra e sinistra non sono la stessa cosa. Si vede anche da questo provvedimento che dimostra un’attenzione speciale per quei lavori sottopagati e sottotutelati, ma che sono fondamentali per far funzionare i gioielli artistici e culturali della città.

Anch’io ho lavorato quasi un anno, ai tempi dell’università, come sorvegliante nei musei di Verona. Assunto tramite una società che pagava pochi euro l’ora e non offriva nessuna tutela. Per ricevere l’assegno dello stipendio dovevo pure pagare una marca da bollo da 2 euro.

Con il provvedimento approvato ieri dalla Giunta del Comune di Verona, adesso i lavoratori dei musei civici dovranno essere assunti con il contratto collettivo nazionale di Federculture; il che vuol dire maggiore retribuzione e soprattutto maggiore dignità. 

Un grande, e doveroso, risultato per tutti quei lavoratori e quelle lavoratrici, perlopiù giovani, che ora saranno tutelati.

QUI il comunicato stampa del Comune di Verona.

Nuovo look a via Valeggio

Un intervento di urbanistica tattica in via Valeggio, all’incrocio di fronte il distretto sanitario. Con l’occasione della domenica ecologica, lo slargo è stato riordinato e ridisegnato permettendo non solo la riqualificazione della zona, ma anche l’allargamento dell’area pedonale.

Questo intervento, sostenuto dal Comune di Verona con il contributo di Amia, prevede anche il lavoro dell’artista brasiliano Wesley Alves da Silva, che realizzerà davanti all’ex fontana del distretto sanitario un’opera che integra l’urbanistica tattica con l’arte contemporanea: si tratta di cerchi proporzionati e colorati che, partendo dalla stessa struttura esagonale, richiamano l’ideale di infinito.

Un importante intervento di riqualificazione in una zona che negli ultimi anni è stata spesso abbandonata al degrado e finita al centro della cronaca per episodi di vandalismo, disturbo e violenza.

Sempre durante la domenica ecologica dei volontari hanno abbellito l’ex fontana con la piantumazione di nuovi fiori e arbusti; gli “Angeli del bello”, inoltre, si sono occupati di ripulire dalle scritte pali, cabine del telefono, cestini e aree verdi. Così, se da un lato la ridefinizione dell’incrocio creerà una maggior sicurezza per auto e pedoni, dall’altro tutti questi interventi possono essere quel primo passo verso la rinascita di un quartiere nato alla fine degli anni ’50 e che conserva ancora quelle caratteristiche urbanistiche e di verde pubblico capace di renderlo uno dei quartieri più belli di Verona.

Approvato il bilancio comunale – I miei documenti

Dopo sette sedute e centinaia di emendamenti, ieri abbiamo concluso l’approvazione del bilancio di previsione 2023-2025 del Comune di Verona.

Un bilancio che si basa su due grandi pilastri: gli aiuti economici per le fasce di popolazione più fragili e il finanziamento delle società partecipate, in primis Amt3 per la realizzazione del Filobus.

Nonostante l’aumento dei costi, in particolare dell’energia, non verrà aumentata nessuna tassa comunale. Anzi, con l’estensione della no-tax area per l’addizionale Irpef, 7.300 veronesi in più ne saranno esenti dal pagamento. Il Comune, inoltre, si farà carico dell’aumento dei costi della refezione scolastica, pagando ad AGEC 1.300.000€ di spese in più per il 2023, evitando così che i maggiori costi ricadano sulle famiglie.

C’è poi il capitolo Filobus: la ripresa dei lavori comporta anche l’impegno economico del Comune nella realizzazione dell’opera. Al 1.500.000€ già stanziato nel 2022, si aggiungo altri 7.300.000€ nel triennio 2023-2025.

I documenti che ho presentato

  1. Emendamento per la realizzazione di un’area verde e parcheggio nell’area ex-Conagro tra via Carlo Alberto Dalla Chiesa e Salita Santa Lucia. Un’opera richiesta da anni nella zona ed inserita nel Piano triennale delle opere pubbliche per il 2023.
Il progetto dell’opera

2. Ordine del giorno per richiedere interventi urgenti di manutenzione alla palestra della scuola secondaria di primo grado “Quartiere Santa Lucia”. In particolare gli spogliatoi, sprovvisti di acqua calda nelle docce e con muri e lavandini in pessime condizioni, meritano di essere rimessi a nuovo per gli studenti della scuola e gli atleti della Buster Basket che ogni giorno si allenano e giocano nella palestra.

3. Ordine del giorno per la realizzazione di uno studio di fattibilità per una nuova biblioteca alle Golosine. La biblioteca delle Golosine si trova nel cuore del quartiere, in mezzo ad alcuni condomini e in una zona spesso oggetto di segnalazioni per degrado e problemi di sicurezza. Una nuova biblioteca e sala studio, su modello di via Porto Tolle a Borgo Roma, sarebbe l’occasione per riqualificare l’intera zona e creare un luogo di studio e cultura all’altezza della popolosità del quartiere.